
In estate la ventilazione degli ambienti indoor garantisce la salubrità degli ambienti. Impianti e strategie di raffrescamento estivo mitigano il surriscaldamento grazie al movimento dell’aria nell’edificio e alla sua canalizzazione.
Ma quante e quali sono le principali differenze tra le tante tipologie di raffrescamento estivo possibili in ambienti interni? Ecco qualche esempio per scegliere con consapevolezza i vantaggi di un’estate all’aria fresca.
Raffrescamento estivo e ventilazione meccanica controllata
La ventilazione meccanica sfrutta la presenza di un impianto che aiuta il movimento dell’aria indoor attraverso ventilatori e canali d’aria.
Per estrazione, per immissione, bilanciata e ibrida, la ventilazione ideale in ambienti di lavoro garantisce ricambi d’aria senza alterare la temperatura interna con aperture di infissi. Inoltre, deumidifica l’ambiente e aiuta a mantenere un microclima sano.
Sistemi passivi per il raffrescamento estivo
Per raffrescamento passivo s’intende la soluzione di raffrescamento estivo in grado di ridurre la temperatura di un ambiente utilizzando risorse naturali e solo limitatamente energia da fonti rinnovabili.
Ciò di cui si ha necessità per giungere alla condizione termica indoor ideale è la disponibilità di un pozzotermico, utile per dissipare il calore in eccesso:
raffrescamento passivo radiativo – cielo
raffrescamento geotermico – terreno
raffrescamento convettivo – aria esterna
raffrescamento evaporativo - acqua
Evaporazione adiabatica: soluzione ecologica di raffrescamento estivo
Il principio base dei sistemi di raffrescamento evaporativo è, dal nome stesso, l’evaporazione dell’acqua: essa, semplicemente evaporando, sottrae calore all’aria dell’ambiente abbassandone la temperatura.
Negli impianti di raffrescamento estivo, l’azione evaporativa è gestita da macchine in grado di generare il processo dell’evapotraspirazione dell’acqua.
Dove utilizzare questo tipo di azione rinfrescante per implementare il raffrescamento estivo?
Il raffrescamento evaporativo è ideale per grandi ambienti posizionati in climi caldi e secchi: l’evaporazione, infatti, non è il solo principio utile al miglioramento delle condizioni termiche dell’ambiente. Anche l’umidificazione dell’aria è un processo non evitabile.
Dal giusto equilibrio tra temperatura, umidità e salubrità dell’aria si giunge a miglior microclima: la condizione ideale per un ottimo raffrescamento estivo di ambienti indoor.